L’avvenire è nostro, Carnera! Un radiodramma

O Primone Carnera, uomo buono e candido,
con un solo vero nemico al mondo: la fame dei poveri.

Gianni Brera, Il Guerin Sportivo, 11 settembre 1967

Gli anni ’50, l’eterna provincia italiana. In un anonimo palazzetto dello sport, un nostalgico fascista assiste a un incontro di catch di Primo Carnera. L’ex-campione del mondo dei pesi massimi è un colosso a fine carriera, fiaccato dai combattimenti e dalle malattie.

Sono passati più di vent’anni dal 29 giugno 1933, quando il pugile di Sequals sconfisse Jack Sharkey aggiudicandosi il titolo mondiale. Sono passati più di vent’anni dall’ottobre del ’33, quando Carnera combatté per Mussolini a Villa Borghese, contro il basco Paulino Uzcudun, per festeggiare l’undicesimo anniversario della Marcia su Roma di fronte a una folla di 70 mila spettatori.

Fra questi, lo stesso personaggio che oggi assiste al tramonto di Primo. L’incontro di catch diventa occasione per il ricordo nostalgico e sfondo per una lunga e grottesca invettiva contro il campione friulano, “colpevole” di aver tradito gli ideali del regime.

Si tratta certamente di raccontare la vita di Primo, di esaltare per contrasto la mitezza, la simpatia e l’ingenuità che lo resero un mito celebrato in tutto il mondo. Ma si tratta anche di rileggere criticamente il nostro passato, senza timore di affrontare di petto le brutalità della propaganda fascista: dagli slogan, dalle canzonette, da tutte quelle mistificazioni, si può leggere in controluce parte del nostro presente.

La prima assoluta del radiodramma ha debuttato il 19 marzo 2021 su Radio Doiz.


di Iacopo Gardelli
voce Lorenzo Carpinelli
musiche ed effetti sonori Giacomo Bertoni
fonico Guido Tronco
riprese video Vladimiro De Felice
artwork Nicola Varesco
una produzione Studio Doiz
in collaborazione con Innesto – Spazi di ricerca

Radiodramma e approfondimenti

L’avvenire è nostro, Carnera!

Prima assoluta del radiodramma, registrato il 28 febbraio 2021 presso Innesto – Spazi di ricerca, a Ravenna.

Presentazione

Intervista a Iacopo Gardelli e Lorenzo Carpinelli a cura di Pier Giorgio Carloni, caporedattore del network Ravennanotizie.it

La boxe fra cinema e storia

Ospite Fabrizio Varesco, regista, documentarista e grande amante della boxe. Varesco è autore, insieme al musicista di Emilio Galante, di un documentario-performance dedicato a Primo Carnera.

Origine e destino del radiodramma

Ospite Rodolfo Sacchettini, critico teatrale tra i fondatori della rivista Altre Velocità, docente e grande esperto di radiodramma. Sacchettini è autore del libro La radiofonica arte invisibile. Il radiodramma italiano prima della televisione (Titivillus, 2011).

Il culto fascista del corpo

Ospite Alessandro Luparini, storico e direttore della Fondazione Casa di Oriani – Biblioteca di Storia Contemporanea. Luparini è autore del libro Storia di Ravenna. Dalla preistoria all’anno Duemila (assieme a Paola Novara, 2016) e di Ravenna fascista. 1921-1925: la conquista del potere (2017) entrambi editi da Il Ponte Vecchio.

La boxe come scuola di vita

Ospiti Meo e Terry Gordini. Meo Gordini, leggenda della boxe italiana, è da più di 40 anni allenatore di generazioni di pugili, ed è stato recentemente insignito della Stella d’Argento al Merito Sportivo dal CONI. 

Terry Gordini, sua figlia, è stata campionessa italiana di boxe per la categoria 51 kg, e ha firmato la postfazione del libro I Gordini. Una fameja ad fénomen di Flavio Dell’Amore e Dario Torromeo per Absolutely Free edizioni (2020).