La tecnologia va in vacanza

Era una notte come tutte le altre
Le cose succedono così
Non ti avvertono con tuoni e fulmini
Non si fanno annunciare
Accadono senza chiederti il permesso
In quella notte così simile a tutte le altre
successe che si spensero tutti i televisori
tutti i computer, tutti gli schermi
Tutti quegli occhi di luce
sempre spalancati
sempre vigili nei nostri salotti
si presero una meritata vacanza
E decisero di spegnersi tutti quanti
Tac!

Un gruppo di 15 bambini tra i 6 ed i 12 anni si trova ad affrontare per la prima volta un black out tecnologico. Privati di un linguaggio fino a quel momento ritenuto insostituibile, i ragazzi riscoprono il piacere del racconto, la fisicità della narrazione aedica, in un divertissement stralunato a cavallo tra Omero, Cervantes e Daniil Charms. 

Foto di Giovanni Barbato