L’ultimo primitivo. Vita orifica di Dino Campana

Nel 1914, a pochi giorni dallo scoppio della prima mattanza mondiale, Dino Campana stampa a Marradi il suo primo e ultimo libro, i Canti Orfici. Quattro anni più tardi, viene internato nel manicomio di Castelpulci.

Nello spazio di una tempesta si chiude la vita del più singolare poeta italiano del Novecento. Deriso e frainteso, dimenticato e idolatrato, rubricato sotto l’etichetta di comodo di “Rimbaud italiano”, Dino Campana sfugge ad ogni classificazione, avvolto nelle nebbie del mito.

In questo spettacolo scritto a quattro mani, frutto di un lungo lavoro di ricerca, lo spettro dell’“ultimo primitivo” si racconta, mescolando lettere, poesie e prose originali. Interpretato da Lorenzo Carpinelli, unico attore sul palco, prende vita il più provinciale e allo stesso tempo il più universale dei poeti italiani contemporanei.

La prima assoluta è andata in scena il 16 marzo 2018 al Mama’s Club, Ravenna.


monologo di Iacopo Gardelli e Elia Tazzari
con Lorenzo Carpinelli
regìa Lorenzo Carpinelli e Iacopo Gardelli
illustrazioni Michele Papetti

Foto di Valeria Nonni

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